
L’aeroporto di Corvo (CVU) è l’unico sull’isola di Corvo, la più piccola e sperduta delle Azzorre. Non sarà un mega scalo, ma è fondamentale per collegare chi vive lì (e chi ci va in visita) con il resto del mondo. Però occhio: visto che ci sono pochi voli e gli aerei sono piccoli, l’overbooking è un problema reale con cui potresti dover fare i conti.
Quando le compagnie vendono più biglietti dei posti disponibili, sperano che qualcuno dia forfait. Ma se si presentano tutti... boom! Alcuni passeggeri restano a terra. Se succede a te, potresti avere diritto a un risarcimento secondo il Regolamento UE 261/2004.
Se ti negano l’imbarco per colpa dell’overbooking, la legge europea è dalla tua parte. A seconda della distanza del volo, puoi ottenere fino a €600. Ecco la ripartizione:
Voli brevi (fino a 1.500 km): €250
Voli medi (tra 1.500 e 3.500 km): €400
Voli lunghi (oltre i 3.500 km): €600
In più, la compagnia deve offrirti:
Un volo alternativo per la tua destinazione
Snack e bevande
Hotel (se serve pernottare)
Trasferimenti da e per l’aeroporto, gratis
Essere rimbalzati a Corvo non è semplice, data la posizione super isolata. Se ti trovi in questa situazione, ecco qualche alternativa:
L’aeroporto di Corvo è gestito principalmente da SATA Air Açores, che propone voli quotidiani per l’Isola di Flores. Se il tuo volo è pieno, non mollare: chiedi di essere messo sul primo volo disponibile!
Se da Corvo non ci sono alternative, puoi salpare per Flores con un traghetto di 20 minuti. Da lì partono voli più frequenti per il Portogallo continentale e altre mete negli Azzorre — magari trovi una soluzione migliore.
La compagnia ha l’obbligo di trovarti un volo il prima possibile. Se Corvo non offre abbastanza opzioni, chiedi di passare da aeroporti con più traffico come Ponta Delgada (PDL) o Terceira (TER).
SATA è quella che la fa da padrone a Corvo, ma da Flores o Ponta Delgada potresti scovare compagnie alternative che ti fanno arrivare a destinazione in tempi più rapidi.
Se ti hanno negato l’imbarco per overbooking, ecco cosa fare per farti rimborsare:
Ti serviranno:
La carta d’imbarco
La conferma della prenotazione
Ogni comunicazione scritta da parte della compagnia sull’overbooking
La compagnia deve fornirti un documento ufficiale in cui conferma che l’imbarco è stato negato per overbooking. Pretendilo!
Se non ti vogliono rimborsare subito, presenta un reclamo ufficiale. Puoi farlo:
Contattando direttamente la compagnia
Affidandoti a un servizio come Trouble Flight, così ti semplifichi la vita
Se la compagnia aerea non vuole saperne di rimborsarti, ci pensa Trouble Flight: pronti a farti valere anche con vie legali, così ottieni ciò che ti spetta.
Le compagnie cercano spesso passeggeri disposti a lasciare il posto in cambio di vantaggi: buoni viaggio, voli gratis o contanti. Allettante, vero? Però occhio:
Se lo fai di tua spontanea volontà, potresti non avere diritto al rimborso previsto dal regolamento EU261.
Valuta bene se quello che ti offrono vale davvero più del rimborso legale garantito.
Non sempre è prevedibile, ma qualche mossa furba può ridurre i rischi:
Fai il check-in il prima possibile – Chi arriva per primo ha più chance di salire.
Evita i biglietti super-economici – Con le tariffe più basse sei il primo a essere escluso.
Iscriviti ai programmi fedeltà – I clienti abituali hanno corsie preferenziali.
Scegli voli diretti – Gli scali aumentano le probabilità di overbooking.
Se ti è capitato un overbooking all’aeroporto di Corvo, non lasciar correre. Hai dei diritti, e puoi ottenere fino a 600€ di indennizzo. Trouble Flight è specializzato in questi casi e ti dà una mano a recuperare i tuoi soldi in modo rapido e senza stress.
Non perdere tempo—verifica subito se hai diritto al rimborso e richiedi quello che è tuo di diritto!